In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro; ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perchè sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire.
Stop. Rewind.
Quando inizi a seguire una squadra di bambini la speranza iniziale (almeno la mia) e’ di vederli migliorare per vincere, saper curare le fasi di gioco per arrivare a vedere entro la fine dell’anno sei giocatori in campo che si muovano all’unisono, che coprano in difesa e attacchino gli spazi in attacco con aggressività e coraggio; e magari immagini anche di arrivare a fare ai bambini un discorsetto che valga l’1% di quello di Al Pacino in Ogni Maledetta Domenica.
Ma poi, fortunatamente, ti riprendi!
Nella quotidianità degli allenamenti ti accorgi che sono bambini che si divertono, che utilizzano questi spazi per correre, giocare e confrontarsi tra loro. Ridono, fanno gli scemi e si sentono liberi di provare, e di provarsi.
…e allora il Rugby diventa qualcosa di piu’ dello sport che ti immaginavi, diventa uno spazio completo dove alla semplice preparazione alla competizione si somma lo sviluppo della personalità, dell’autonomia individuale e del rispetto, per se’ e per il prossimo.
Oggi ho visto un gruppo di AMICI, uniti nel gioco e fuori dal campo. Abbiamo vinto.
Quindi GRAZIE a tutti per la passione dimostrata, ai genitori per la disponibilità, agli allenatori e alla Società per il tempo e l’impegno profuso durante questa bell’avventura, che non si conclude quest’anno ma rappresenta solo uno dei tanti piccoli passi che, sono certo, continueremo a fare.
Insieme.