Under 12, XXXI Torneo “Peppe Brucato:
Ci sono giorni che ti viene da dire, ma chi me l’ha fatto fare? Giorni come oggi, in cui devi fare chilometri a piedi da un campo all’altro, sotto una pioggia incessante che ti entra nel collo, nelle scarpe, e non sai dove appoggiarti o dove sederti per riposare anche solo 10 minuti tra una partita e l’altra. Quei giorni in cui neanche il panino con la salsiccia del terzo tempo sembra consolarti. Ma poi ci sono loro, che sotto la pioggia ci stanno davvero, zuppi, sporchi… Loro, che combattono e non mollano anche davanti a dei cristoni enormi (probabilmente modificati geneticamente dalla mafia russa come nei film americani), loro che si arrampicano sugli avversari giganti come le formichine su un boccone che non possono mollare. Questo non è stato per la 12 un torneo di grandi vittorie, ma sicuramente ci ha fatto capire la forza interiore di questa piccola grande squadra, che non ha mollato fino alle fine, che dalle 8.30 di mattina alle 15, ha corso nel fango e non si è fatta sopraffare dal freddo e dalla stanchezza. Che ci ha fatto capire che loro sono molto meno “piccoli” di quanto pensiamo noi. E la soddisfazione più grande è stata per me quando mio figlio, resosi conto che questo sarebbe stato forse l’ultimo torneo o concentramento ha detto…vorrei una macchina del tempo per tornare indietro… Ecco questa è la panacea di tutta l’umidità presa oggi. Questo signori miei è il gioco del rugby, questo è il motivo per cui i padri tornano a vedere un torneo come quello di oggi anche se i figli non giocano più da anni…questo è il rugby, ti entra dentro come la pioggia di oggi e non esce più.
Mamma Diana