Domenica mattina, sveglia presto, altra giornata di rugby, come ce ne sono state tante, e si spera ce ne saranno… questa volta si gioca un po’ più lontano, ma è comunque l’ultima partita prima della pausa natalizia e non si può mancare; del resto un flebile sole dicembrino fa sperare bene.
Si arriva al campo del Lanuvio, una bella distesa di fango, ma senza pozzanghere nè troppo duro nè scivoloso. Le squadre avversarie tardano ad arrivare, alla fine sarà un torneo unico a 5 squadre, ma di cui 2 incomplete. Complice forse un cielo nuvoloso ma i nostri ragazzi scendono in campo ancora addormentati e neanche inizia la partita che prendono alcune mete in prima fase. Ma se c’è una cosa che insegna il rugby è gettare il cuore oltre l’ostacolo, cadere e rialzarsi. Gli Arnoldini si svegliano, mettendo tigna e tecnica, riuscendo addirittura a raddrizzare la partita.
Concentramento un po’ lento, con tempi morti tra una partita e l’altra, che forse non aiuta al massimo la concentrazione dei piccoli rugbisti. Partite piuttosto fisiche, tendenzialmente abbastanza corrette, anche perché i nostri, a volte peccando anche un po’ di egoismo, tendono a giocare al centro del campo cercando lo scontro fisico, invece di sfruttare gli spazi laterali, solitamente liberi. Particolarmente commovente è la partita contro la franchigia Tivoli/Roma V in cui i nostri giocano tutti a turno anche con gli avversari, dando sempre comunque il massimo sia da una parte che dall’altra.
Al termine delle partite scende qualche goccia di pioggerellina, dopo averci graziato tutta la mattina. Alla prossima domenica di rugby. Ad maiora, bravi tutti.
