Domenica 18 Novembre, ci vede impegnati in casa con i ragazzi dell’Anzio, squadra molto tosta ed affiatata.
Giochiamo la partita ampiamente rimaneggiati, con le innumerevoli assenze che ci affliggono in questo periodo.
E visto l’inizio, subito si pensa ad una giornata di passione.
Calcio d’inizio, ed in men che non si dica 17 a zero per la squadra ospite, che approfitta della mancanza di concentrazione dei nostri, scesi in campo timorosi e poco concentrati.
I nostri avversari sembrano volare, ben orchestrati dalla loro apertura, ottimo giocatore, mentre i nostri arrancano e non riescono a trovare il bandolo della matassa.
Poi, come d’incanto, tiriamo fuori gli attributi ed iniziamo a giocare, ed anche bene.
Nel giro di poco, segniamo 2 volte ed almeno un altro paio di occasioni le falliamo per troppa fretta.
Ci fermano veramente a 5 centimetri dalla linea di meta, la prima volta da mischia con ripartenza della terza centro Dario Galasso, capitano di giornata, e la seconda alla bandierina con Lorenzo Galeppi, all’esordio in campionato.
Poi, per un nostro malaugurato errore, su una presa a volo, su una liberazione dai loro 22 in netto affanno, riescono a realizzare la quarta meta, che in altre occasioni ci avrebbe tagliato le gambe.
Invece, la cosa non ci infastidisce più di tanto e continuiamo a giocare ed a metterli sotto.
Finisce il primo tempo 24 a 12 per loro.
Ad inizio ripresa, dopo una bella penetrazione degli avanti, palla alla nostra apertura che riesce a realizzare con una azione personale.
Meta trasformata da Fioretto, con un ottimo calcio.
Siamo a meno 5 punti, e la cosa ci mette le ali ai piedi, andiamo vicini alla segnatura diverse volte, e, finalmente, riusciamo a realizzare sotto i pali con Fabrizio Melancia, eletto da tutti, migliore in campo, non solo per la meta della vittoria, ma per tutto quello che è riuscito a fare in partita, una spanna su tutti.
A fine gara, mancano però ancora diversi minuti.
Soffriamo e non poco la loro reazione, complici anche diversi nostri errori sia in liberazione, con calci sbilenchi, sia sui punti d’incontro, dove arriviamo in ritardo, ormai stravolti dalla stanchezza.
Quando l’arbitro fischia la fine, tiriamo tutti un bel sospiro di sollievo.
Queste sono le vittorie che inorgogliscono tutti, allenatori, dirigenti e giocatori e che fanno gruppo.
Ci sono ancora tante cose da rivedere e migliorare, prima su tutte, la disciplina.
Comunque, nonostante tutto, siamo ancora secondi in classifica, e per chi come noi deve salvarsi, non è niente male.
Adesso ci aspetta un turno di riposo, e, poi, il 2 dicembre, andiamo a L’Aquila.